Tatuaggi watercolor, figli dell’effetto acquarello
Lo stile watercolor o effetto acquarello è vicino all’esecuzione di molte opere moderne e rende il tatuaggio accessibile anche a chi non ama gli stili classici, come l’Old School. Scegliere un soggetto definito è quasi di secondaria importanza perché abbiamo la possibilità di astrarre il disegno al punto da sperimentare nuove forme e colori. Uno dei soggetti più richiesti rimane l’ambito floreale in cui traspare maggiormente la leggerezza della tecnica sui petali dei fiori; spesso viene utilizzato anche per completare altri stili curando un dettaglio in maniera particolareggiata.
Questa tecnica si caratterizza per i colori evanescenti, le linee morbide, pochissimi contorni ma anche per getti di colore disegnati in maniera disordinata.
L’acquarello è una modalità di dipingere che prevede l'uso di pigmenti finemente tritati e legati con un collante, diluiti con acqua. Risulta una tecnica facile e rapida per i materiali utilizzati, soprattutto nell’utilizzo en plein air. Altra tecnica riconducibile è quella del “guazzo” che si caratterizza per la luminosità data dall’aggiunta di gomma arabica all’acqua. Entrambe sono tecniche popolari per la leggerezza rappresentativa e per la capacità comunicativa immediata dei chiaro-scuri. Nel Rinascimento divenne tecnica essenziale per il lavoro preparatorio delle opere definitive ma solo dal Seicento in avanti, soprattutto in Olanda, si assiste alla diffusione massiccia con un uso più nobile legato al mondo del disegno e meno a quello della pittura. In tempi più moderni una corrente di tatuatori crea i tatuaggi watercolor, ovvero tatuaggi con colore “effetto acqua” e riprende sulla pelle la capacità espressiva dell’acquarello.
Con grande prepotenza, da alcuni anni, si sono inseriti nel mercato i tatuaggi watercolor che si distinguono per una tecnica difficile ma dall’effetto stupefacente. Sono assimilabili all’effetto che l’acquarello produce sulla tela e dopo parecchio lavoro risultano delle vere opere d’arte da portare sul corpo. Si tratta di tatuaggi complessi che hanno la necessità di un lavoro dettagliato per ogni sfumatura e di conseguenza di una mano esperta non solo in tatuaggi ma con un fine senso artistico maturato negli anni antecedenti alla professione. La scelta di questa tecnica è davvero impegnativa, sia per il tatuatore sia per chi decide di farsela fare. Solitamente è un lavoro complesso di alcune ore su punti molto visibili del corpo. All’estero si trovano tatuatori specializzati da più anni nella tecnica dei tatuaggi watercolor con conseguenti liste di attesa di alcuni mesi. Anche in Italia troviamo alcuni tatuatori specializzati come Dr. Zivago Tattoo che offre servizi di consulenza personalizzata per trovare un’idea unica e adatta allo stile di ognuno.
I soggetti più richiesti con questa tecnica sono di ambito floreale in cui è immediato far trasparire la leggerezza dei tatuaggi watercolor attraverso le foglie e i petali. Anche macrofotografie di parti del corpo, di occhi, di scheletri e piccoli animali sono degli ottimi spunti da cui partire e trovare quello che esprime meglio la nostra personalità.
Quanto durano i tatuaggi watercolor?
Interessante lo scontro tra chi sostiene che i tatuaggi watercolor scompaiano più facilmente degli altri, data la loro caratteristica evanescente e chi sostiene abbiano la stessa durata degli altri. Per rispondere a questa spinosa questione che potrebbe farvi protendere o meno per questa tecnica ci rivolgiamo alle parole del Blog di Deanna Wardin, una della maggiori esperte e pioniere dei tatuaggi watercolor. Dice: “watercolor tattoos can and should use high contrast and a black base”, ovvero il segreto per far invecchiare bene questo tipo di tatuaggio è usare una base a linee nere cosicchè se qualche colore inizia a sbiadire lo scheletro iniziale mantiene leggibile il contenuto.